ATTIVITÀ EDUCATIVE
ENGLISH CLASS
Intraprendere un percorso di BILINGUISMO già nei primi anni di età è spontaneo, facile e immediato. Già al nido è importante approcciarsi ad una diversa musicalità, pronuncia e ad un diverso codice linguistico, allo stesso modo in cui si sperimenta la lingua madre.
È provato che gli anni migliori per imparare una lingua straniera vadano dalla nascita fino ai sei anni: è importante quindi che il progetto bilingue inizi dai primi anni di età (già nei servizi per l’infanzia) e accompagni i bambini durante tutto il percorso educativo.
Al nido l’apprendimento avviene attraverso il gioco, i laboratori, i progetti e tramite lo svolgimento di tutte le attività quotidiane. La sezione di nido bilingue è seguita da educatrici qualificate che utilizzano la modalità “full immersion” per rendere più spontaneo, facile ed immediato l’apprendimento dell’inglese.
outdoor education
È attraverso l’esplorazione dell’ambiente, il gioco spontaneo, il movimento, l’utilizzo dei sensi e il contatto diretto con gli elementi della natura che i bambini imparano a conoscere la realtà che li circonda e a percepire sé stessi in relazione al mondo e agli altri.
Per i servizi per l’infanzia il giardino è da considerare un “grande laboratorio all’aperto”, luogo dove crescere l’esperienza del sé e del mondo. È un prolungamento della sezione, utilizzato non solo per la motricità, ma anche per svolgere altre attività quotidiane: manipolative, grafico-pittoriche, di lettura. Camminare, correre, saltare, rotolare, cercare lombrichi, lumachine e formiche, raccogliere rametti e foglie secche…per dare possibilità anche ai più piccoli di esplorare un mondo nuovo utilizzando i 5 sensi e perfezionando la motricità.
Altre attività vengono proposte dal nido per “vivere la natura” a pieno: pic-nic sul prato, gite in fattoria, visite alla scoperta del nostro quartiere ed uscite con gli stivaletti per camminare tra l’erba bagnata dalla rugiada…
attività grafico-pittoriche
Al nido si utilizzano pennarelli, pastelli a cera, colori, fogli di varie dimensioni, cartoncini, spugne e timbri, l’educatrice organizza il contesto dove i bambini vengono sempre lasciati liberi di disegnare a piacere. Questa attività, che viene proposta più volte per permettere ad ognuno di sperimentare a fondo i singoli strumenti, favorisce la produzione spontanea dei primi scarabocchi, la conoscenza di materiali, la loro esplorazione e la scoperta delle loro potenzialità in campo grafico.
lettura
Aiuta il bambino a conoscere ed esplorare il mondo, diventa un mezzo interessante per parlare di molteplici situazioni ed eventi, sui quali un discorso diretto, sarebbe difficilissimo.
All’asilo le storie entrano prima di tutto sotto forma di libro, un oggetto di gioco da esplorare in tutte le sue parti: toccare, aprire, chiudere, sfogliare. Ne segue la narrazione: ripetere la storia, raccontarla varie volte, significa offrire al bambino il tempo necessario per rifletterci sopra, per immergersi nell’atmosfera creata, per appropriarsi gradualmente del racconto e dei suoi significati in modo da coinvolgerlo in un gioco di finzione.
gioco simbolico
Nel gioco del “far finta” il bambino recita un ruolo o esprime una azione, anche con oggetti non realistici, che assumono un significato e un contenuto di azioni vissute o osservate in un altro momento e in un altro contesto.
Il gioco di finzione permette al bambino di agire “come se”, di simulare azioni che derivano dal reale, diventandone padrone e sviluppando un’emergente capacità di rappresentazione mentale.
La capacità di gioco simbolico è strettamente collegata allo sviluppo intellettivo e cognitivo: il bambino diventa capace di rappresentare la realtà dopo averla assimilata
manipolazione e travasi
Quest’attività stimola la creatività, sviluppa competenze sensoriali, motorie, cognitive ed espressive, favorisce la coordinazione oculo-manuale e sviluppa la manualità fine.
I servizi educativi stimolano ed incoraggiano i bambini a toccare materiali dalle consistenze insolite ed evidenzia il rapporto tra causa ed effetto. Le esperienze attraverso le mani e gli occhi attivano percorsi individuali e condivisi fra bambini.
Manipolare, impastare, costruire, infilare, trasformare, travasare sono le attività più frequenti al nido: gli elementi del gioco euristico, la pasta di sale, frutta, verdura, legumi secchi, la pasta sono i “libri” su cui il bambino “studia” e impara.
costruzioni e incastri
Quest’ attività al nido viene svolta sui tavoli o sul pavimento: ad ogni bambino vengono offerti puzzle, incastri, lego e simili. Essi consentono di sviluppare la capacità di coordinamento oculo-manuale, permettono di impilare, costruire, distruggere e ricostruire da capo infinite volte, inducendo e consolidando nel bambino il concetto che tutto ciò che viene distrutto può essere ricostruito (amicizie, legami, relazioni). Sotto forma di gioco si pongono le basi per il riconoscimento di forme, colori, dimensioni, sensazioni tattili e dello spazio (dentro-fuori, sopra-sotto).
motricità
Attraverso il corpo il bambino riceve ed invia messaggi, percepisce il mondo esterno, esprime i propri bisogni, emozioni, reazioni e sentimenti. Il senso del movimento del proprio corpo è un elemento vitale per lo sviluppo dell’immagine di sé.
Al nido le attività motorie vengono generalmente praticate con materassi, sali-scendi, cubi, tappeti ecc..ma anche all’esterno del nido, in giardino, dove ogni elemento naturale può essere usato come strumento da scavalcare, saltare o aggirare.
musicalità
Le attività musicali in gruppo forniscono naturalmente gli ingredienti necessari a favorire l’apprendimento e lo sviluppo: stimolano l’attenzione, coinvolgono emotivamente e insegnano la relazione con gli altri.
Introdurre la musicalità nei servizi per l’infanzia aiuta i bimbi che fanno musica ad imparare meglio:
LA MUSICA STIMOLA L’ATTENZIONE E L’APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE
Con la sua struttura riconoscibile e allo stesso tempo passibile di infinite variazioni, la musica è specializzata nel catturare l’attenzione, inoltre si presta ad essere vissuta in prima persona, attraverso il canto, il movimento corporeo, l’accompagnamento sonoro, e quindi può veicolare l’apprendimento mediante l’esperienza diretta.
LA MUSICA E’ COINVOLGIMENTO EMOTIVO
La musica si modella in forme coerenti con i vissuti interiori ed è per questo che viene definita il “linguaggio delle emozioni”. Questa corrispondenza tra emozioni e forme musicali determina uno straordinario coinvolgimento emotivo, motivazione principale dell’apprendimento.
LA MUSICA PROMUOVE LA RELAZIONE
La musica ci mette in relazione con gli altri.: fin da prima di imparare a parlare è il sistema di comunicazione più semplice ed efficace per riconoscersi parte di un gruppo, o di una coppia, e per consolidarne i legami.
Fare musica dalla prima infanzia modella lo sviluppo del cervello del bambino e lo prepara a funzionare in modo armonioso anche nelle situazioni non specificamente collegate con il mondo della musica.
Il nido “Il Castello” collabora con SolFaMì ospitandone i corsi di Music Together® per lo sviluppo musicale di bambini e genitori.
yoga
Attività in fase di progettazione
ATTIVITÀ EDUCATIVE
ENGLISH CLASS
Intraprendere un percorso di BILINGUISMO già nei primi anni di età è spontaneo, facile e immediato. Già al nido è importante approcciarsi ad una diversa musicalità, pronuncia e ad un diverso codice linguistico, allo stesso modo in cui si sperimenta la lingua madre.
È provato che gli anni migliori per imparare una lingua straniera vadano dalla nascita fino ai sei anni: è importante quindi che il progetto bilingue inizi dai primi anni di età (già nei servizi per l’infanzia) e accompagni i bambini durante tutto il percorso educativo.
Al nido l’apprendimento avviene attraverso il gioco, i laboratori, i progetti e tramite lo svolgimento di tutte le attività quotidiane. La sezione di nido bilingue è seguita da educatrici qualificate che utilizzano la modalità “full immersion” per rendere più spontaneo, facile ed immediato l’apprendimento dell’inglese.
outdoor education
È attraverso l’esplorazione dell’ambiente, il gioco spontaneo, il movimento, l’utilizzo dei sensi e il contatto diretto con gli elementi della natura che i bambini imparano a conoscere la realtà che li circonda e a percepire sé stessi in relazione al mondo e agli altri.
Per i servizi per l’infanzia il giardino è da considerare un “grande laboratorio all’aperto”, luogo dove crescere l’esperienza del sé e del mondo. È un prolungamento della sezione, utilizzato non solo per la motricità, ma anche per svolgere altre attività quotidiane: manipolative, grafico-pittoriche, di lettura. Camminare, correre, saltare, rotolare, cercare lombrichi, lumachine e formiche, raccogliere rametti e foglie secche…per dare possibilità anche ai più piccoli di esplorare un mondo nuovo utilizzando i 5 sensi e perfezionando la motricità.
Altre attività vengono proposte dal nido per “vivere la natura” a pieno: pic-nic sul prato, gite in fattoria, visite alla scoperta del nostro quartiere ed uscite con gli stivaletti per camminare tra l’erba bagnata dalla rugiada…
attività grafico-pittoriche
Al nido si utilizzano pennarelli, pastelli a cera, colori, fogli di varie dimensioni, cartoncini, spugne e timbri, l’educatrice organizza il contesto dove i bambini vengono sempre lasciati liberi di disegnare a piacere. Questa attività, che viene proposta più volte per permettere ad ognuno di sperimentare a fondo i singoli strumenti, favorisce la produzione spontanea dei primi scarabocchi, la conoscenza di materiali, la loro esplorazione e la scoperta delle loro potenzialità in campo grafico.
lettura
Aiuta il bambino a conoscere ed esplorare il mondo, diventa un mezzo interessante per parlare di molteplici situazioni ed eventi, sui quali un discorso diretto, sarebbe difficilissimo.
All’asilo le storie entrano prima di tutto sotto forma di libro, un oggetto di gioco da esplorare in tutte le sue parti: toccare, aprire, chiudere, sfogliare. Ne segue la narrazione: ripetere la storia, raccontarla varie volte, significa offrire al bambino il tempo necessario per rifletterci sopra, per immergersi nell’atmosfera creata, per appropriarsi gradualmente del racconto e dei suoi significati in modo da coinvolgerlo in un gioco di finzione.
gioco simbolico
Nel gioco del “far finta” il bambino recita un ruolo o esprime una azione, anche con oggetti non realistici, che assumono un significato e un contenuto di azioni vissute o osservate in un altro momento e in un altro contesto.
Il gioco di finzione permette al bambino di agire “come se”, di simulare azioni che derivano dal reale, diventandone padrone e sviluppando un’emergente capacità di rappresentazione mentale.
La capacità di gioco simbolico è strettamente collegata allo sviluppo intellettivo e cognitivo: il bambino diventa capace di rappresentare la realtà dopo averla assimilata
manipolazione e travasi
Quest’attività stimola la creatività, sviluppa competenze sensoriali, motorie, cognitive ed espressive, favorisce la coordinazione oculo-manuale e sviluppa la manualità fine.
I servizi educativi stimolano ed incoraggiano i bambini a toccare materiali dalle consistenze insolite ed evidenzia il rapporto tra causa ed effetto. Le esperienze attraverso le mani e gli occhi attivano percorsi individuali e condivisi fra bambini.
Manipolare, impastare, costruire, infilare, trasformare, travasare sono le attività più frequenti al nido: gli elementi del gioco euristico, la pasta di sale, frutta, verdura, legumi secchi, la pasta sono i “libri” su cui il bambino “studia” e impara.
costruzioni e incastri
Quest’ attività al nido viene svolta sui tavoli o sul pavimento: ad ogni bambino vengono offerti puzzle, incastri, lego e simili. Essi consentono di sviluppare la capacità di coordinamento oculo-manuale, permettono di impilare, costruire, distruggere e ricostruire da capo infinite volte, inducendo e consolidando nel bambino il concetto che tutto ciò che viene distrutto può essere ricostruito (amicizie, legami, relazioni). Sotto forma di gioco si pongono le basi per il riconoscimento di forme, colori, dimensioni, sensazioni tattili e dello spazio (dentro-fuori, sopra-sotto).
motricità
Attraverso il corpo il bambino riceve ed invia messaggi, percepisce il mondo esterno, esprime i propri bisogni, emozioni, reazioni e sentimenti. Il senso del movimento del proprio corpo è un elemento vitale per lo sviluppo dell’immagine di sé.
Al nido le attività motorie vengono generalmente praticate con materassi, sali-scendi, cubi, tappeti ecc..ma anche all’esterno del nido, in giardino, dove ogni elemento naturale può essere usato come strumento da scavalcare, saltare o aggirare.
musicalità
Le attività musicali in gruppo forniscono naturalmente gli ingredienti necessari a favorire l’apprendimento e lo sviluppo: stimolano l’attenzione, coinvolgono emotivamente e insegnano la relazione con gli altri.
Introdurre la musicalità nei servizi per l’infanzia aiuta i bimbi che fanno musica ad imparare meglio:
LA MUSICA STIMOLA L’ATTENZIONE E L’APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE
Con la sua struttura riconoscibile e allo stesso tempo passibile di infinite variazioni, la musica è specializzata nel catturare l’attenzione, inoltre si presta ad essere vissuta in prima persona, attraverso il canto, il movimento corporeo, l’accompagnamento sonoro, e quindi può veicolare l’apprendimento mediante l’esperienza diretta.
LA MUSICA E’ COINVOLGIMENTO EMOTIVO
La musica si modella in forme coerenti con i vissuti interiori ed è per questo che viene definita il “linguaggio delle emozioni”. Questa corrispondenza tra emozioni e forme musicali determina uno straordinario coinvolgimento emotivo, motivazione principale dell’apprendimento.
LA MUSICA PROMUOVE LA RELAZIONE
La musica ci mette in relazione con gli altri.: fin da prima di imparare a parlare è il sistema di comunicazione più semplice ed efficace per riconoscersi parte di un gruppo, o di una coppia, e per consolidarne i legami.
Fare musica dalla prima infanzia modella lo sviluppo del cervello del bambino e lo prepara a funzionare in modo armonioso anche nelle situazioni non specificamente collegate con il mondo della musica.
Il nido “Il Castello” collabora con SolFaMì ospitandone i corsi di Music Together® per lo sviluppo musicale di bambini e genitori.
yoga
Attività in fase di progettazione
ATTIVITÀ EDUCATIVE
ENGLISH CLASS
Intraprendere un percorso di BILINGUISMO già nei primi anni di età è spontaneo, facile e immediato. Già al nido è importante approcciarsi ad una diversa musicalità, pronuncia e ad un diverso codice linguistico, allo stesso modo in cui si sperimenta la lingua madre.
È provato che gli anni migliori per imparare una lingua straniera vadano dalla nascita fino ai sei anni: è importante quindi che il progetto bilingue inizi dai primi anni di età (già nei servizi per l’infanzia) e accompagni i bambini durante tutto il percorso educativo.
Al nido l’apprendimento avviene attraverso il gioco, i laboratori, i progetti e tramite lo svolgimento di tutte le attività quotidiane. La sezione di nido bilingue è seguita da educatrici qualificate che utilizzano la modalità “full immersion” per rendere più spontaneo, facile ed immediato l’apprendimento dell’inglese.
outdoor education
È attraverso l’esplorazione dell’ambiente, il gioco spontaneo, il movimento, l’utilizzo dei sensi e il contatto diretto con gli elementi della natura che i bambini imparano a conoscere la realtà che li circonda e a percepire sé stessi in relazione al mondo e agli altri.
Per i servizi per l’infanzia il giardino è da considerare un “grande laboratorio all’aperto”, luogo dove crescere l’esperienza del sé e del mondo. È un prolungamento della sezione, utilizzato non solo per la motricità, ma anche per svolgere altre attività quotidiane: manipolative, grafico-pittoriche, di lettura. Camminare, correre, saltare, rotolare, cercare lombrichi, lumachine e formiche, raccogliere rametti e foglie secche…per dare possibilità anche ai più piccoli di esplorare un mondo nuovo utilizzando i 5 sensi e perfezionando la motricità.
Altre attività vengono proposte dal nido per “vivere la natura” a pieno: pic-nic sul prato, gite in fattoria, visite alla scoperta del nostro quartiere ed uscite con gli stivaletti per camminare tra l’erba bagnata dalla rugiada…
attività
grafico-pittoriche
Al nido si utilizzano pennarelli, pastelli a cera, colori, fogli di varie dimensioni, cartoncini, spugne e timbri, l’educatrice organizza il contesto dove i bambini vengono sempre lasciati liberi di disegnare a piacere. Questa attività, che viene proposta più volte per permettere ad ognuno di sperimentare a fondo i singoli strumenti, favorisce la produzione spontanea dei primi scarabocchi, la conoscenza di materiali, la loro esplorazione e la scoperta delle loro potenzialità in campo grafico.
lettura
Aiuta il bambino a conoscere ed esplorare il mondo, diventa un mezzo interessante per parlare di molteplici situazioni ed eventi, sui quali un discorso diretto, sarebbe difficilissimo.
All’asilo le storie entrano prima di tutto sotto forma di libro, un oggetto di gioco da esplorare in tutte le sue parti: toccare, aprire, chiudere, sfogliare. Ne segue la narrazione: ripetere la storia, raccontarla varie volte, significa offrire al bambino il tempo necessario per rifletterci sopra, per immergersi nell’atmosfera creata, per appropriarsi gradualmente del racconto e dei suoi significati in modo da coinvolgerlo in un gioco di finzione.
gioco simbolico
Nel gioco del “far finta” il bambino recita un ruolo o esprime una azione, anche con oggetti non realistici, che assumono un significato e un contenuto di azioni vissute o osservate in un altro momento e in un altro contesto.
Il gioco di finzione permette al bambino di agire “come se”, di simulare azioni che derivano dal reale, diventandone padrone e sviluppando un’emergente capacità di rappresentazione mentale.
La capacità di gioco simbolico è strettamente collegata allo sviluppo intellettivo e cognitivo: il bambino diventa capace di rappresentare la realtà dopo averla assimilata
manipolazione e travasi
Quest’attività stimola la creatività, sviluppa competenze sensoriali, motorie, cognitive ed espressive, favorisce la coordinazione oculo-manuale e sviluppa la manualità fine.
I servizi educativi stimolano ed incoraggiano i bambini a toccare materiali dalle consistenze insolite ed evidenzia il rapporto tra causa ed effetto. Le esperienze attraverso le mani e gli occhi attivano percorsi individuali e condivisi fra bambini.
Manipolare, impastare, costruire, infilare, trasformare, travasare sono le attività più frequenti al nido: gli elementi del gioco euristico, la pasta di sale, frutta, verdura, legumi secchi, la pasta sono i “libri” su cui il bambino “studia” e impara.
costruzioni e incastri
Quest’ attività al nido viene svolta sui tavoli o sul pavimento: ad ogni bambino vengono offerti puzzle, incastri, lego e simili. Essi consentono di sviluppare la capacità di coordinamento oculo-manuale, permettono di impilare, costruire, distruggere e ricostruire da capo infinite volte, inducendo e consolidando nel bambino il concetto che tutto ciò che viene distrutto può essere ricostruito (amicizie, legami, relazioni). Sotto forma di gioco si pongono le basi per il riconoscimento di forme, colori, dimensioni, sensazioni tattili e dello spazio (dentro-fuori, sopra-sotto).
motricità
Attraverso il corpo il bambino riceve ed invia messaggi, percepisce il mondo esterno, esprime i propri bisogni, emozioni, reazioni e sentimenti. Il senso del movimento del proprio corpo è un elemento vitale per lo sviluppo dell’immagine di sé.
Al nido le attività motorie vengono generalmente praticate con materassi, sali-scendi, cubi, tappeti ecc..ma anche all’esterno del nido, in giardino, dove ogni elemento naturale può essere usato come strumento da scavalcare, saltare o aggirare.
musicalità
Le attività musicali in gruppo forniscono naturalmente gli ingredienti necessari a favorire l’apprendimento e lo sviluppo: stimolano l’attenzione, coinvolgono emotivamente e insegnano la relazione con gli altri.
Introdurre la musicalità nei servizi per l’infanzia aiuta i bimbi che fanno musica ad imparare meglio:
LA MUSICA STIMOLA L’ATTENZIONE E L’APPRENDIMENTO ESPERIENZIALE
Con la sua struttura riconoscibile e allo stesso tempo passibile di infinite variazioni, la musica è specializzata nel catturare l’attenzione, inoltre si presta ad essere vissuta in prima persona, attraverso il canto, il movimento corporeo, l’accompagnamento sonoro, e quindi può veicolare l’apprendimento mediante l’esperienza diretta.
LA MUSICA E’ COINVOLGIMENTO EMOTIVO
La musica si modella in forme coerenti con i vissuti interiori ed è per questo che viene definita il “linguaggio delle emozioni”. Questa corrispondenza tra emozioni e forme musicali determina uno straordinario coinvolgimento emotivo, motivazione principale dell’apprendimento.
LA MUSICA PROMUOVE LA RELAZIONE
La musica ci mette in relazione con gli altri.: fin da prima di imparare a parlare è il sistema di comunicazione più semplice ed efficace per riconoscersi parte di un gruppo, o di una coppia, e per consolidarne i legami.
Fare musica dalla prima infanzia modella lo sviluppo del cervello del bambino e lo prepara a funzionare in modo armonioso anche nelle situazioni non specificamente collegate con il mondo della musica.
Il nido “Il Castello” collabora con SolFaMì ospitandone i corsi di Music Together® per lo sviluppo musicale di bambini e genitori.
yoga
Attività in fase di progettazione